C’è una cosa che continuo a chiedermi da quando siamo tornati. Se ho lasciato qualcosa alle persone che ho incontrato…. un sorriso, uno sguardo, un gesto. Se quando ci incontreremo di nuovo si ricorderanno di me. Io, di sicuro, mi ricorderò di loro.
Ho collezionato a lungo foto, articoli, proposte di viaggi, racconti, pagine di riviste sull’Africa, sospirando al desiderio di scoprirla, terrorizzata dalla paura di scoprirla! Un controsenso, lo so, fondato sulla consapevolezza che ‘ciò che è stato scoperto, lo è per sempre’. Proprio lì si fondono desiderio e paura, nel momento della scoperta, dove fai i conti con quello che è, non più con quello che avevi pensato. E il rischio è che sia deludente, o ti faccia desiderare di scoprirne ancora un po’...
Di quella piccola parte di Tanzania che ho scoperto me ne sono innamorata e molte cose resteranno con me.
Potrei fare un lungo elenco di sorrisi, sguardi, strette di mano, discorsi di saluto, studenti, strade; colori violenti, alberi, animali ed insetti, strade polverose e vita che ci brulica accanto… che sono passati dai miei occhi per rimanere nel mio cuore.
Oppure posso fare questo: fare un augurio a chiunque da sempre sogni di partire per l’Africa. Avere la possibilità di fare un viaggio così: auguro la possibilità di tornare a casa da una piccola parte di Africa, disillusi oppure innamorati. Di certo non indifferenti.
Tania
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