giovedì 30 agosto 2018

Una Coperta di Capelli Nuovi


Sono le 14. Sono comodamente seduta su un grande sasso liscio e piatto nel giardino delle Petit Soeurs Marie Magnificat. Il sole, inizialmente piacevole, è ridondante. Sono immersa nello stato d'animo dell'attesa, suggerito dai frequenti cambi di posizione a cui involontariamente sottopongo il mio corpo. Sembra la mattina di Natale quando, finalmente, intravedo otto piccoli occhietti dalla fessura del grande cancello socchiuso! Eccoli. Sono Mariná, Hasina, Claudie e un bambino che ho deciso di chiamare Martin come risultato dell'assemblaggio dei suoni che percepisco quando sussurra a testa bassa il suo nome. Mariná, Claudie e Martin sono qui solo come accompagnatori: Suor Marie-Jeanne ha convocato solo Hasina. Ha i piedi nudi ma puliti, una gonna di tessuto
rossa che sembra marrone. Sopra la fronte alta ci sono capelli di trecce come raggi di sole. Sotto la fronte alta, uno sguardo agile e furbo. Le porgo la mano pallida, ancora inebriata dal sapone di Marsiglia con cui mi sono lavata prima di uscire. La conduco attraverso quel grande giardino, abitato da fiori gialli, viola, rossi. Alberi di papaia, palme da cocco. Orto verde di fagiolini e rosso di pomodori maturi. Chissà cosa pensa Hasina, osservando questa foresta di colori. Ci sediamo vicine su un secondo sasso, simile a quello di poco fa, ma dalla parte opposta del giardino: ci raggiungono Marie-Jeanne e Charlotte. I miei capelli castani e dorati dall'estate sulle punte diventano il regno di sei mani veloci, serve di cervelli concentrati. Hasina è la più brava: le sue dita di bimba tessono fitte trame incrociate sulle ciocche sottili. Charlotte regge in mano una matassa inquietante di capelli sintetici, che ondeggiano al vento come capelli veri. Dopo mezz'ora Hasina distoglie lo sguardo dalla mia testa per trotterellare verso il cancello di uscita. Ritorna poco dopo, stringendo la mano piú grande di Mariná. Decido di animare il lavoro delle mie fedeli compagne con un po' di musica: Jerry Marcoss e Lola, scelti accuratamente da me dalla playlist Spotify "Top Madagascar". L'intero procedimento è durato tre ore e mezza: sulle 50 canzoni che si susseguivano non ce n'era una che non conoscessero. Cantavano sopra la voce di uomo con tutto il coinvolgimento di una corista sul palcoscenico: sono testi che parlano di amore e di festa, dipinti su melodie di mare e di foresta. Come ogni sera, il grigio si è mescolato all'azzurro e la sensazione di fine giornata coinvolge senza pietà lo stato d'animo di chi si trova all'esterno. Il lavoro è concluso. "Anna: ma sei diventata malgascia!". Marie-Jeanne aggiunge: "mi piace vedere le Vazaha (straniere) con le randrana (treccine) perché sono una tradizione malgascia. A me piacciono le tradizioni malgasce." "Anche a me." aggiungo io con un sorriso natalizio, avvolta da una simpatica coperta di capelli nuovi.
ANNA

3 commenti:

Unknown ha detto...

Entrare in una pasticceria e scegliere la pasta che più ti piace: Aprire il cell. digitare Nuvole e deserto e sperare di trovare per poi gustare i tuoi racconti Anna. Sicuramente luoghi e persone rimarranno per sempre nel tuo cuore. Attendiamo con ansia il tuo ritorno. Ci manchi. Elio e Mira

Tra le Nuvole e il Deserto ha detto...

Devi assolutamente passarmi la playlist "top Madagascar".. Adoro Jerry Marcoss!

Unknown ha detto...

...al centro di questo regno fatto di mani veloci e cervelli concentrati, emerge una dolcissima regina, accuratamente acconciata, preparata quasi a festa per omaggiare il suo popolo!
E allora ti auguro di divertirti tanto durante questa lunga festa e di far sorridere sempre il tuo cuore!