19 agosto
Sono a casa quando vedo il grande portone di metallo socchiuso e all'interno lo svolazzare della veste azzurra della suora che tenta di sganciare il catenaccio. È quasi mezzogiorno; stamattina alle sette abbiamo lasciato Tanà, con la sua aria fredda e bagnata e il classico disagio del primo giorno: ora siamo a Tsiro. Qui dentro c'è aria di festa: nomi, baci (tre baci partendo dalla guancia destra) colori. Il pomeriggio è fatto di docce fredde, panni stesi al sole, profumo di sapone di Marsiglia, cesti ricolmi sulla testa, sorrisi imbarazzati, sole e mal di testa, zanzare e una lunga dormita: è un pomeriggio arancione con un tocco di blu. Mi sveglio con il buio pesto delle 18:02 e una melodia di vespri cantata da voci di giovani donne. La serata inizia ora: è fatta di stelle sconosciute, riso ed erbe, aria fredda e un momento tutto mio, a lume di candela.
Per la prima volta, dopo tanti mesi, socchiudo gli occhi e penso. Penso non in funzione di qualcosa che devo fare o per il rimorso di qualcosa che ho fatto, ma osservo come il mio respiro riesca a far danzare la debole fiamma che illumina la mia camera. Percepisco la lentezza del luogo in cui mi trovo: un ritmo dolce ed elegante, che cela però grande laboriosità. Le occupazioni che finora ho ritenuto "casalinghe" o superflue appaiono ora fondamentali. Voglio approfondire questo pensiero.
Sono a casa quando vedo il grande portone di metallo socchiuso e all'interno lo svolazzare della veste azzurra della suora che tenta di sganciare il catenaccio. È quasi mezzogiorno; stamattina alle sette abbiamo lasciato Tanà, con la sua aria fredda e bagnata e il classico disagio del primo giorno: ora siamo a Tsiro. Qui dentro c'è aria di festa: nomi, baci (tre baci partendo dalla guancia destra) colori. Il pomeriggio è fatto di docce fredde, panni stesi al sole, profumo di sapone di Marsiglia, cesti ricolmi sulla testa, sorrisi imbarazzati, sole e mal di testa, zanzare e una lunga dormita: è un pomeriggio arancione con un tocco di blu. Mi sveglio con il buio pesto delle 18:02 e una melodia di vespri cantata da voci di giovani donne. La serata inizia ora: è fatta di stelle sconosciute, riso ed erbe, aria fredda e un momento tutto mio, a lume di candela.
Per la prima volta, dopo tanti mesi, socchiudo gli occhi e penso. Penso non in funzione di qualcosa che devo fare o per il rimorso di qualcosa che ho fatto, ma osservo come il mio respiro riesca a far danzare la debole fiamma che illumina la mia camera. Percepisco la lentezza del luogo in cui mi trovo: un ritmo dolce ed elegante, che cela però grande laboriosità. Le occupazioni che finora ho ritenuto "casalinghe" o superflue appaiono ora fondamentali. Voglio approfondire questo pensiero.
ANNA
5 commenti:
Ciao Anna, è molto bello quello che hai scritto: ora potrai finalmente provare anche tu quelle emozioni che hanno accompagnato Roby per un anno intero da quando ha toccato con mano questa splendida terra e con gran fatica riesce a distrarsi da lei. Questo è il motivo per cui non siamo riusciti a negargli questa nuova avventura che se da un lato ci fa stare un pò in ansia, dall'altro ci riempie di orgoglio e di gioia. Coraggio Anna, sei solo all' inizio di questa splendida avventura, cerca di far spazio (...e ce ne vorrà parecchio) a tutte le emozioni che si succederanno una dopo l'altra, emozioni che ti aiuteranno ad approfondire presto il tuo pensiero...
Bellissimo Anna...Anche se non ti conosco le tue parole sono bellissime e riflettono già quelle emozioni profonde che solo una esperienza come questa possono fare emergere.
Carmelo
Bellissimo Anna...Anche se non ti conosco le tue parole sono bellissime e riflettono già quelle emozioni profonde che solo una esperienza come questa possono fare emergere.
Carmelo
Bellissimo Anna...Anche se non ti conosco le tue parole sono bellissime e riflettono già quelle emozioni profonde che solo una esperienza come questa possono fare emergere.
Carmelo
Anna carissima le tue parole ci riempiono il cuore .Con ansia attendiamo i tuoi scritti. Baci Elio e Mira
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