Le chiese di Nyamata e Ntarama
e il Kigali Memorial Centre sono luoghi in cui viene custodita la memoria di
un’apocalisse. Le dimensioni di ciò che le milizie Hutu perpetrarono ai danni di
Tutsi e Hutu moderati non furono raggiunte nemmeno dalla terribile e
organizzatissima macchina nazista.
La visita di questi luoghi
sconvolge nonostante sia noto ciò che avvenne nei numeri e nei tempi. Ciò che
invece non viene sufficientemente evidenziato sono i fatti che precedettero la
carneficina e soprattutto quelli che seguirono e che provocarono un numero di
morti immensamente superiore. Ampliando l’analisi alle cause e alle
conseguenze emerge come gli europei abbiano sulla coscienza la vita di milioni
di persone e le mani grondanti il loro sangue.
Durante il periodo coloniale
belga, la popolazione del Rwanda fu divisa nei suoi principali gruppi etnici:
Tutsi, Hutu e Twa (il popolo pigmeo). La carta d’identità di ogni cittadino
ruandese, a partire dal 1930, recava in bella vista la sua appartenenza etnica. I belgi inoltre puntarono
solamente sulla minoranza Tutsi per ricoprire gli incarichi di potere e di
responsabilità. La chiesa cattolica ebbe la sua dose di responsabilità sposando l'ideologia camitica secondo la quale i poli provenienti dal bacino del Nilo, come probabilmente i Tutsi sono, erano superiori per intelligenza e capacità ai popoli negroidi. Tutto questo contribuì ad