Il Bioparco è il giardino
zoologico della capitale. Situato all’interno di Villa Borghese è ampio ben 17
ettari e ospita oltre 220 diverse specie di animali. Il Bioparco raccoglie in sé
tutte le caratteristiche positive di cambiamento rispetto all’antica maniera di
detenere in cattività le specie animali selvatiche. Mentre un tempo gli zoo
esistevano solo per esibire al pubblico
animali esotici sottraendoli dai loro
ambienti naturali, i giardini zoologici moderni perseguono obbiettivi radicalmente
diversi e decisamente più rispettosi della salvaguardia della natura.
Innanzitutto sono presenti nel
Bioparco solo animali nati in cattività (e quindi difficilmente riadattabili alla vita selvatica) o animali sottratti al commercio illegale di specie selvatiche. La
battaglia di pseudo-ambientalisti che propugnano la chiusura degli zoo (o dei
grandi acquari) per liberare gli animali in natura è assolutamente
infondata e deleteria per gli animali stessi che vorrebbe salvare.
infondata e deleteria per gli animali stessi che vorrebbe salvare.
Gli animali al Bioparco
vengono mantenuti non più all’interno di gabbie anguste bensì di spaziosi
ambienti che riproducono fedelmente l’habitat originario di ciascuna specie. La
dimostrazione di questo fatto è che non ho constatato i segnali tipici dello
stress psicologico da cattività prolungata come i movimenti stereotipati (corsa
in circolo,
scavare con insistenza in un punto, ecc.) se non in un caso (l’armadillo)
su oltre mille animali del Bioparco. Molte delle specie animali accolte sono
inserite negli elenchi delle specie minacciate o in via di estinzione, come ad
esempio il Leone Asiatico, lo Scimpanzé e l’Orangutan. Bisogna pensare quindi a
questo parco come una grande arca di Noè che conserva il genoma di animali che
potrebbero venire reintrodotti una volta che i loro cugini selvatici fossero
spariti dai loro habitat naturali.
Un altro obbiettivo ben
evidente i questa struttura è l’educazione ambientale. Sono presenti ovunque
cartelli esplicativi e percorsi didattici che insegnano ai bambini ed agli
adulti l’importanza della tutela della natura ed il rispetto delle specie animali
selvatiche e domestiche. Un luogo che raccoglie animali tenuti in cattività si
pone infatti come centro di educazione alla salvaguardia degli ambienti da cui questi
animali provengono.
Una caratteristica molto
importante del Bioparco è la grande attenzione nei confronti dei bambini. E’
innegabile che i bambini siano gli utenti privilegiati e proprio a loro sono
dedicate attività specifiche come la tombola degli animali, laboratori volti a
consentire l’interazione diretta fra gli animali e i bambini, la possibilità di
partecipare al pasto degli animali. Per una famiglia il Bioparco è il luogo
ideale dove trascorrere in maniera salutare un’intera giornata, permettendo ai
bambini di imparare molte nozioni sulla natura divertendosi e ai grandi di
rilassarsi passeggiando in mezzo al verde allentando la sorveglianza sui propri
figli che possono aggirarsi in tutta sicurezza tra orsi e leoni.
Riporto alcune
notazioni personali, perché non solo i bambini sono capaci di guardare queste
creature con grande stupore. L’animale che ho osservato con più ammirazione è stato il licaone, il lupo della savana, capace di cacciare con elaborate
tecniche di accerchiamento della preda e di complessi comportamenti sociali. Il
più sorprendente è stato l’ibis scarlatto dell’America centrale, un uccello dai
colori assolutamente unici dettati dall’alimentazione a base di gamberetti. Il
più prezioso e raro è l’Axolotl, un curioso anfibio che vive in natura
esclusivamente in un lago del Messico. L’ambiente che più ho apprezzato è stato
invece quello amazzonico che ospita alcune specie di piccoli primati che vivono
in quelle foreste. E’ impossibile, nel corso di un trekking all’interno della foresta
amazzonica, vedere tanti esemplari di scimmie perché troppo in alto, troppo
mimetizzate oppure troppo piccole. Al Bioparco se ne possono vedere diverse
specie e da molto vicino, comprendendo quale incredibile ricchezza
nasconda il grande polmone verde del nostro pianeta.
M.L.
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