L’edizione
inglese del National Geographic del mese di Maggio pone una questione
fondamentale per la nostra civiltà ed il futuro del pianeta intero. Nell’anno 2050
il nostro pianeta sarà abitato da 9 miliardi di esseri umani; considerando il
tremendo impatto che la popolazione attuale sta producendo sull’atmosfera e
sulle risorse naturali, come sarà possibile nutrire tutti senza provocare il
definitivo collasso naturale e climatico? Le due grandi correnti del pensiero “alimentare”
rispondono a questo quesito in maniera diametralmente opposta. I sostenitori
dell’agricoltura biologica e i vegetariani affermano che l’attuale modello di
sviluppo è sbagliato e che l’uomo dovrà produrre cibo eliminando pesticidi e
fertilizzanti oltre a smettere di mangiare carne, la cui produzione è troppo
onerosa in termini di inquinamento e consumo di risorse. Il mondo dell’industria
invece