E’
sempre interessante osservare le statistiche che descrivono i movimenti del
denaro mondiale. Ad esempio, spigolando
tra i numeri del commercio internazionale delle armi, è possibile rivelare
alcune tra le più clamorose contraddizioni del nostro tempo.
Per
la prima considerazione occorre citare uno dei film più ingiustamente
sottovalutati della storia del cinema: Lord of War.
Nel
film Nicholas Cage interpreta un mercante d’armi americano di origine ucraina che
grazie al suo cinismo e alla sua scaltrezza ottiene un successo strepitoso
nella sua attività. Al termine viene svelata una connessione inquietante: i
paesi che maggiormente esportano armi (esclusa la Germania, aggiungo io) sono i
cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Già,
proprio le Nazioni Unite, quelle che presiedono le missioni internazionali di
Pace e che si prendono cura dei milioni di profughi sparsi per il mondo.
Diciamo che gestiscono la filiera completa, dalla vendita di armi fino al
processo di pacificazione.
I
dati estrapolati da Nigrizia sul commercio di armi verso l’Africa suggeriscono un’altra
riflessione
capace di far congelare il sangue nelle vene.
capace di far congelare il sangue nelle vene.
Tra
i primi sei paesi esportatori di armi verso l’Africa compaiono Francia e
Germania. Seppure a malincuore bisogna convenire che i nostri politici avevano
ragione a lamentarsi dello scarso appoggio dell’Europa nella gestione del
problema migranti dopo l’ennesima strage nei mari di Lampedusa. Germani e
Francia, i paesi economicamente più influenti dell’Unione, foraggiano i
conflitti da cui le popolazioni fuggono e i profughi devono essere accolti dall’Italia???
E come il piromane che appicca un incendio e poi si lamenta se i pompieri
ritardano a spegnerlo.
L’unica
consolazione proviene dall’Italia, paese modesto anche nel commettere crimini
contro l’umanità. E’ infatti solo nona nella classifica delle esportazioni di
armi verso l’Africa con “appena” 243 milioni di dollari.
M.L.
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