Credo
che l’ottanta per cento di coloro che visitano la Normandia vi giunga
appositamente per i luoghi dello sbarco. Io appartengo al restante venti per
cento. Sono però sicuro che a prescindere dal motivo per cui ci si arrivi in un
modo o nell’altro si sia costretti a fare i conti con la storia. Strade,
statue, chiese, segnali stradali, negozi… tutto in Normandia richiama al 6
giugno 1944. Sono state scritte tonnellate di carta e girati chilometri di
pellicola sullo Sbarco (con la “S” maiuscola), eppure la storia non è riuscita
a fornire un’interpretazione condivisa di quello che fu uno dei giorni più
sanguinosi della storia dell’umanità.
I
due cimiteri militari, quello americano e quello tedesco, forniscono