Una
strada polverosa e sconnessa, clacson e grida, baracche di legno, odore di vernice
… dalla descrizione non sembra un luogo attraente, eppure è la meta più famosa
di Dar es Salaam. E’ la cooperativa dei pittori di tingatinga, lo stile
pittorico più originale d’Africa.
Questo
stile particolarissimo nasce grazie alla creatività del suo inventore, Edward
Saidi Tingatinga. Tingatinga nasce nel 1932 in un piccolo villaggio della Tanzania
meridionale presso una famiglia contadina
e povera come tante in Tanzania. Le condizioni disagiate della famiglia non gli
consentono di studiare, e dopo
la quarta elementare è costretto a dedicarsi al lavoro dei campi. All’età di 27 anni si reca a cercar fortuna nella capitale. In pochi anni svolge l’attività di giardiniere, fruttivendolo, sarto, canestraio. Nello stesso periodo inizia a decorare muri di case e, dopo dieci anni dal suo arrivo a Dar, inizia a dipingere quadri a olio, che vengono venduti dai famigliari per pochi scellini. L’episodio che cambia per sempre la sua vita accade all’improvviso. Un turista, di cui la storia ignora il nome, acquista un suo dipinto e lo presenta alla National Arts Company, che decide di vendere i suoi quadri dietro congruo compenso.
la quarta elementare è costretto a dedicarsi al lavoro dei campi. All’età di 27 anni si reca a cercar fortuna nella capitale. In pochi anni svolge l’attività di giardiniere, fruttivendolo, sarto, canestraio. Nello stesso periodo inizia a decorare muri di case e, dopo dieci anni dal suo arrivo a Dar, inizia a dipingere quadri a olio, che vengono venduti dai famigliari per pochi scellini. L’episodio che cambia per sempre la sua vita accade all’improvviso. Un turista, di cui la storia ignora il nome, acquista un suo dipinto e lo presenta alla National Arts Company, che decide di vendere i suoi quadri dietro congruo compenso.
Dopo
la morte di Tingatinga i suoi apprendisti proseguono a produrre dipinti secondo
gli insegnamenti dell’artista e a venderli presso i Morogoro stores. Nel 1990
viene fondata la Cooperativa dell’Arte Tingatinga, a cui tutti gli artisti
aderiscono. Il 10% dei loro guadagni viene devoluto alla Cooperativa per pagare
i venditori, i guardiani e le tasse. Successivamente la Cooperativa beneficia
della vendita di 600 dipinti alla Cooperazione Svizzera ed investe l’incasso
nella realizzazione di una nuova galleria, scuola e punto vendita ai Morogoro Stores.
Nel
2010 un quadro del 1970 di Rajabu Chiwaya, uno dei primi apprendisti di
Tingatinga, è stato venduto per la cifra record di 50.000 dollari a Parigi.
Lo
stile attuale dei Tingatinga si discosta molto da quello originario, influenzato
dal lavoro di artisti creativi o di pittori che si limitano a copiare stili
altrui.
In
ogni caso quei dipinti in vernice da biciclette realizzati a strati successivi
di colore sono divenuti uno dei simboli della Tanzania ed un acquisto obbligato
per tutti i turisti.
La
vita di Tingatinga ha molte analogie con quella di Simiga (raccontata nel post “un artista incompreso”), un amico pittore conosciuto ad Iringa anche lui morto in
giovane età. Entrambi poveri, entrambi talentuosi e innovativi. In effetti l’unica
differenza è stato quell’unico episodio determinante per l’affermazione di Tingatinga,
che altrimenti avrebbe concluso la propria vita senza mai conoscere la fama. Quanti
artisti rivoluzionari che operano nel totale anonimato nei paesi africani non
incontreranno la persona che cambierà la loro vita?
M.L.
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