Lo scorso venerdì 13 Maggio musulmani e cristiani copti hanno manifestato in migliaia in Piazza Tahrir per proclamare l'unità nazionale e la loro vicinanza al popolo palestinese. La stampa italiana ha appena sfiorato questa notizia, riaffermando di fatto che le notizie provenienti dal nord Africa che non raccontino di bombe o morti non devono interessare i lettori italiani.



Il perchè di questa audacia è riassunto nelle parole di Rana, una delle manifestanti di piazza Tahrir: "Tutti gli Egiziani, siano cristiani o musulmani, vogliono il cambiamento, la giustizia e la libertà per il popolo". Le manifestazioni organizzate nel corso degli ultimi sei mesi sono nate anche in risposta agli attentati orditi dai fondamentalisti che hanno preso di mira i cristiani copti. Il popolo egiziano è sceso in piazza per affermare la sua unità e la comune aspirazione verso la democrazia e la libertà. Questa protesta ha preso corpo ed ha incendiato gli animi dei cittadini egiziani grazie ai moderni network di comunicazione e informazione, e ha visto i giovani come interpreti principali. In nome del progresso civile e dei diritti umani il Corano e la Croce sono stati impugnati insieme a sancire la solennità del momento che sta vivendo l'Egitto e l'indissolubilità del patto che cristiani e musulmani stanno stabilendo per il bene del loro paese.

M.L.
Le immagini di questo post sono state tratte dai seguenti blog e siti:
http://wondersofpakistan.blogspot.com/
http://blogs.reuters.com/faithworld
http://www2.canada.com/topics/bodyandhealth/story.html?id=4424754
http://muslimvillage.com/
http://www.bosnewslife.com/16697-egypts-christians-muslims-facing-tensions-after-unity
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